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Baratti (su “Sottomissione” – Houellebecq)

Copertina Sottomissione
Copertina Sottomissione

Parliamoci chiaro questo libro è snervante. “Sottomissione” di Michel Houellebecq è un libro che sconsiglio agli intelletti impressionabili e consiglio a chi invece è affasciato dai meccanismi (un po’ perversi) che governano la nostra “ragion pratica”. Il motivo è semplice: si tratta di un romanzo a tesi che ci dimostra come l’uomo, se deve scegliere tra libertà e “comodità”, tenderà alla seconda gettando alle ortiche la prima (sopratutto se questa libertà negata non andrà troppo a colpire i suoi interessi).
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Errante, erotica, eretica (su “Marguerite” – Petrignani)

Copertina Marguerite
Copertina Marguerite

C’era una volta una bambina piccolissima, con delle esili gambe e dalla pelle morbida e dalla bocca spavalda che da uno sperduto Oriente coloniale arrivò in Francia e divenne con gli anni una delle figure più controverse della letteratura occidentale. Questa impertinente e sensuale creatura è Marguerite Duras che rivoluzionò il modo di raccontare dell’amore e fece di tutta la sua vita un tributo alla scrittura offrendo alla penna i suoi personali ricordi più intimi e incantando con la sua “cantilena” generazioni. Adesso c’è questo bel libro che più che una biografia (“Marguerite“) sembra la memoria di un sogno dove ti chiedi dove finisce la vita e inizia il racconto.
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Il vostro dolore rifiuta l’oblio (su “Le lunghe notti di Anna Alrutz” – Fabiani)

Copertina Lunghe notti di Anna Alrutz
Copertina Lunghe notti di Anna Alrutz

Il titolo di questo post è molto importante. Queste parole, me lo ha spiegato l’autrice di “Le lunghe notti di Anna Alrutz“, Ilva Fabiani (@IlvaFabiani), sono incise su una lapide, grigia e discreta, posta davanti alla sede dell’università di Gottinga dove lei lavora. Ricorda ai passanti che quel grazioso e architettonicamente fiabesco campus universitario solo qualche decennio prima è stato un ospedale del Reich dove si costringevano persone ai lavori forzati, si umiliava sistematicamente la vita in ogni sua forma e si praticavano sterilizzazioni dei non “perfetti”. Il libro racconta una storia legata a questo passato doloroso.
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